XV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI (3-28 ottobre)

I giovani, la fede e il discernimento vocazionale

Intervento del Card. Baldisseri presentando l'imminente XV Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi

Print Mail Pdf

mons fabene presenta istruzione pastorale

XV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA

DEL SINODO DEI VESCOVI

 

CONFERENZA STAMPA

 

RELAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE

Sua Eminenza Cardinale Lorenzo Baldisseri

 

Lunedì, 1° ottobre 2018

 

Saluto cordialmente tutti voi che partecipate a questa Conferenza Stampa in vista dell’imminente apertura della XV Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dal tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, che si svolgerà dal 3 al 28 del corrente mese.

Quest’Assise sinodale, che dopo domani entrerà nella sua fase celebrativa, è un evento di centrale importanza per il Popolo di Dio, Pastori e gregge, e per la società intera, in ragione della tematica, i giovani, tutti i giovani della terra, in vista della sempre sognata civiltà dell’amore. La Chiesa, come il Santo Padre ha affermato, sin dall’inizio del cammino sinodale, «vuole mettersi in ascolto della voce, della sensibilità, della fede e anche dei dubbi e delle critiche dei giovani ».[1] - e lo fa con un’Assise di portata universale (mondiale), come il Sinodo - al fine di offrire alle generazioni che avranno le responsabilità nel futuro, la sua esperienza (“Chiesa esperta in umanità”), la proposta di fede in Gesù Cristo, centro della storia di tutti.

Questo, com’è noto, è il terzo Sinodo convocato da Papa Francesco. Il primo è stato la III Assemblea Generale Straordinaria, il secondo la XIV Assemblea Generale Ordinaria – entrambi sulla famiglia. Questa Assemblea Generale Ordinaria, la XV, dedicata ai giovani, si pone nella linea delle precedenti assemblee, il cui filo conduttore è il rinnovamento della Chiesa e della società a partire proprio dalle fondamenta: la famiglia e i giovani che garantiscono le generazioni future.

Il tema dei giovani è certamente oggi una “sfida”, come del resto lo fu quello della famiglia. E la Chiesa non ha paura di affrontare le sfide, che sono sempre difficili e insidiose. Non le teme perché è sicura che la forza spirituale e umana le viene dallo Spirito Santo, che ispira e sostiene i suoi Pastori e il suo gregge, con a capo colui che ha ministero di confermare i fratelli.

Il giorno 17 del mese di settembre scorso, come vi è noto, è stata promulgata  la Costituzione Apostolica Episcopalis communio. Questa è la prima Assemblea Generale Ordinaria nella quale si applicherà il nuovo documento. Oggi, 1 ottobre, si pubblica ed entra in vigore l’Istruzione annunciata precedentemente dal titolo: l’Istruzione sulla celebrazione delle Assemblee Sinodali e sull’attività della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi. Ne riferirà l’Eccellentissimo Sotto Segretario, Mons. Fabio Fabene.

Secondo la normativa sinodale, partecipano all’Assemblea Generale Ordinaria i Capi delle Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, i Vescovi eletti dai Sinodi dei Vescovi e dai Consigli dei Gerarchi delle Chiese Orientali Cattoliche, i Vescovi eletti dalle Conferenze Episcopali, dieci Religiosi eletti dall’Unione dei Superiori Generali, alcuni Capi dei Dicasteri della Curia Romana, e un congruo numero di Membri nominati dal Santo Padre.

Così, complessivamente, prendono parte a quest’Assemblea 266 Padri sinodali: 31 ex officio (15 Patriarchi, Arcivescovi Maggiori e Metropoliti delle Chiese metropolitane sui iuris delle Chiese Orientali Cattoliche; 16 Capi dei Dicasteri della Curia Romana; il Segretario Generale e il Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi, 15 Membri del XIV Consiglio Ordinario), 181 eletti dalle Conferenze Episcopali (ex electione) e 41Membri ex nominatione pontificia.

Tra i Membri si contano 50 Cardinali (tra cui due Patriarchi e 3 Arcivescovi Maggiori), 6 Patriarchi, 1 Arcivescovo Maggiore, 44 Arcivescovi, 101 Vescovi residenziali, 37 Ausiliari, 6 Vicari Apostolici e 1 Vescovo Prelato), 10 Religiosi in rappresentanza dell’Unione dei Superiori Generali e 10 Membri non insigniti dell’ordine episcopale tra Presbiteri e religiosi.

Tra gli altri partecipanti, si contano 23 Esperti, designati in virtù delle loro competenze per contribuire ai lavori sinodali in qualità di collaboratori dei Segretari Speciali, così come 49 Uditori e Uditrici, provenienti anch’essi da ogni parte del mondo. Fra costoro figurano non solo molti specialisti ed operatori della pastorale giovanile ma anche ben 34 giovani tra 18 e 29 anni, che contribuiranno con la loro vivace presenza a far sentire la voce di tanti loro coetanei.

Significativa sarà poi la presenza di otto Delegati Fraterni, rappresentanti di altre Chiese e Comunità ecclesiali, manifestazione della volontà di lavorare insieme per conseguire la piena unità visibile della Chiesa di Cristo, nella consapevolezza che anche sul tema tanto rilevante dei giovani tutti i cristiani sono chiamati a trovare e a percorrere una strada comune, perché la loro testimonianza concorde risulti credibile agli occhi del mondo.

Si tratta, dunque, di un’Assemblea ampia e composita, un’Assise sinodale a respiro mondiale, corrispondente alla dimensione universale della Chiesa, che agisce cum Petro et sub Petro.

La XV Assemblea Generale Ordinaria si pone al termine di un lungo cammino di preparazione che ha avuto inizio con l’annuncio della convocazione da parte del Romano Pontefice, attraverso un Comunicato stampa del 6 ottobre 2016, nel quale Sua Santità precisava lo scopo di tale Assemblea: accompagnare i giovani nel loro cammino esistenziale verso la maturità affinché, attraverso un processo di discernimento, possano scoprire il loro progetto di vita e realizzarlo con gioia, aprendosi all'incontro con Dio e con gli uomini e partecipando attivamente all'edificazione della Chiesa e della società”.

Da quel momento in poi, la Segreteria Generale con il XIV Consiglio Ordinario e un gruppo di esperti cominciò l’iter sinodale con la preparazione del Documento Preparatorio, pubblicato il 13 gennaio 2017 insieme ad una Lettera per i giovani di Papa Francesco, che invitava tutti i giovani a non avere paura e a camminare verso il Sinodo. Come è noto con tale documento, che includeva un apposito Questionario, è stata avviata una prima consultazione ad ampio raggio a tutto il Popolo di Dio, attraverso le Conferenza Episcopali e le Chiese Orientali, che hanno inviato le loro risposte in gran numero. A questo primo ascolto si sono aggiunte altre tre istanze promosse dalla Segreteria Generale: un Questionario online specifico per tutti i giovani del mondo, il Seminario internazionale sulla condizione dei giovani, celebrato dal 11 al 15 settembre 2017 e la Riunione Pre-sinodale di giovani provenienti da tutto il mondo 300 in sala e 15.000 in rete), celebrata dal 19 al 24 marzo di quest’anno.

L’Instrumentum laboris, reso pubblico nella Conferenza Stampa del 19 giugno scorso, come allora è stato spiegato, rappresenta la sintesi di tutto il materiale raccolto durante la consultazione di cui abbiamo riferito sopra.

Con la solenne Celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre nella Basilica di San Pietro mercoledì prossimo, avrà inizio l’Assise celebrativa del percorso sinodale, che si protrarrà durante 25 giorni. Durante questo tempo i Padri sinodali lavoreranno insieme agli altri partecipanti, secondo le loro proprie mansioni, sull’Instrumentum laboris che sarà il testo base per l’elaborazione del Documento finale. Esso raccoglierà in sintesi i risultati raggiunti dalla XV Assemblea Generale Ordinaria.

Dal 3 ottobre in poi ci accingeremo a vivere il momento culminante del lungo cammino di preparazione del Sinodo.  Il prezioso patrimonio di idee e riflessioni fin qui emerso permetterà di raggiungere gli obiettivi di questa Assemblea sinodale, tra i quali  i seguenti:

1)    rendere consapevole tutta la Chiesa del suo compito missionario di accompagnare ogni giovane, nessuno escluso, verso la gioia dell’amore, che Gesù Cristo offre alle nuove generazioni;

2)    prendere coscienza della portata universale del concetto di vocazione e, di conseguenza, del collegamento tra pastorale giovanile e pastorale vocazionale, che si esprime nella formula, più volte impiegata dal Documento Preparatorio e ripresa nell’Instrumentum laboris, di «pastorale giovanile vocazionale». Si porrà in questo ampio contesto un’attenzione, un accento tutto particolare alla vocazione ministeriale al sacerdozio e alla vita consacrata;

3)    il rinnovamento ecclesiale auspicato da Papa Francesco in Evangelii gaudium, secondo il quale la «conversione pastorale» è finalizzata a «fare in modo che [le strutture ecclesiali] diventino tutte più missionarie […] in costante atteggiamento di “uscita”» (n. 27).

Desidero  poi illustrare brevemente le modalità con cui si svolgeranno i lavori sinodali, che si articoleranno in tre “unità di lavoro”, correlative alle tre parti del Documento di lavoro: Riconoscere: la Chiesa in ascolto della realtà (prima parte), Interpretare: fede e discernimento vocazionale (seconda parte), Scegliere: cammini di conversione pastorale e missionaria (terza parte).

Durante la Sessione inaugurale del pomeriggio del 3 ottobre p.v. oltre alla Relazione del Segretario generale del Sinodo, sarà illustrato l’Istrumentum laboris dal Relatore Generale nelle sue linee generali e poi, in modo introduttivo, avrà luogo la presentazione della prima parte. Dopo, inizieranno gli interventi in Aula dei Padri sinodali sulla prima parte del Documento.

Conclusi questi interventi si passerà ai 14 Circoli minori divisi per lingue (francese, italiano, inglese, portoghese, spagnolo e tedesco) dove si procederà all’elaborazione dei modi collettivi del testo base, ovvero l’Instrumentum laboris, che poi saranno consegnate alla Segreteria Generale.

Gli interventi dei Padri sinodali, i modi collettivi dei Circoli minori e le Relazioni dei Circoli, saranno raccolti e sintetizzati in un testo integrativo provvisorio dell’Instrumentum laboris al termine di ogni “unità di lavoro”.  

Secondo la prassi già ormai collaudata nelle ultime Assemblee Generali sulla famiglia, diventata normativa a partire dalla Costituzione Apostolica Episcopalis communio, sarà istituita una Commissione per l’elaborazione del Documento finale. Essa coordinerà e sovrintenderà ai lavori dei testi sinodali. Infatti, al termine di ogni “unità di lavoro”, ricevuti i modi dei Circuli minores, il Relatore Generale con i Segretari Speciali, si riunirà con gli altri membri della Commissione per procedere alla revisione del testo della relativa sezione del Documento finale. Questo schema dei lavori della prima unità che si conclude con la V Congregazione generale, martedì 9 ottobre, si ripete analogamente per le altre due unità di lavoro, rispettivamente, la XI Congregazione generale, di lunedì 15 ottobre, e la XVII Congregazione generale, lunedì 22 ottobre. Infine, la Commissione si riunirà ancora per elaborare il progetto del Documento finale.  

Tale Progetto sarà presentato nella mattina di mercoledì 24 ottobre in Aula. I Padri sinodali nella Congregazione Generale del pomeriggio potranno intervenire ulteriormente sul progetto, sia in forma orale che per iscritto.

Successivamente, la suddetta Commissione curerà l’elaborazione del testo definitivo del Documento finale, che nel mattino di sabato 27 ottobre sarà presentato in Aula e nel pomeriggio sottoposto al suffragio dei Padri sinodali e finalmente una volta da loro votato sarà consegnato al Sommo Pontefice, al quale compete ogni decisione in merito.

Desidero ancora segnalare che, trattandosi di un’Assemblea Generale Ordinaria, l’Istruzione, che oggi entra in vigore, come annunciato, prevede che si proceda all’elezione del nuovo Consiglio Ordinario della Segreteria Generale, il XV, il quale resterà in carica fino alla prossima Assemblea Generale Ordinaria. L’elezione avverrà durante la XX Congregazione generale, il pomeriggio di venerdì 26 ottobre, nelle modalità che saranno a suo tempo indicate.

Il servizio di diffusione delle notizie relative ai lavori sinodali sarà curato dal Dicastero per la Comunicazione, presieduto dal suo Prefetto, Dott. Paolo Ruffini, che a sua volta sarà il Presidente della Commissione sinodale per l’informazione.

La principale fonte di informazione sarà rappresentata dai Briefing quotidiani e dalle conferenze stampa previste, coordinati dal Prefetto del Dicastero per la Comunicazione: a questi appuntamenti prenderanno parte i Padri sinodali ed altri partecipanti del Sinodo indicati di volta in volta dalla Commissione per l’informazione. Inoltre, attraverso le reti sociali (Twitter, Facebook e Instagram) di Vatican News e della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, saranno diffuse e condivise informazioni sull’andamento dei lavori sinodali. Si suggerisce anche di adoperare il hashtag #Synod2018 per tutte le lingue in modo di poter avere un panorama globale delle notizie sul Sinodo.

I Padri sinodali saranno liberi di concedere interviste fuori dell’Aula sinodale così come in genere comunicare con i media a loro discrezione e responsabilità, e ovviamente a titolo personale, mantenendo la necessaria riservatezza sui dibattiti in Aula e nei Circuli minores.

Al termine di questa esposizione, non mi resta che augurare a tutti voi un buon lavoro. Auspico che le notizie su questo Sinodo attraverso il vostro servizio di comunicazione possano coinvolgere il maggior numero possibile di giovani e allo stesso tempo offrire agli adulti l’occasione di agire e prendere iniziative per aiutarli nelle loro esigenze e farli “sognare” un futuro di speranza. La Chiesa  -  amerei riaffermare -  vuole fare la sua parte con questo Sinodo e la vuol fare con la determinazione e la forza che le proviene dalla sua missione evangelizzatrice.

Grazie dell’ascolto.

 

 

 

 

[1] Francesco, Catechesi in occasione dell’Udienza generale, 4 ottobre 2017.