Intervento del Cardinale Lorenzo Baldisseri nella conferenza stampa
Conferenza Stampa
di presentazione della Riunione pre-sinodale (19-24 marzo 2018)
Venerdì 16 febbraio 2018
Intervento del Cardinale Lorenzo Baldisseri
Il 4 ottobre 2017 Papa Francesco ha annunciato la convocazione di una Riunione pre-sinodale dal 19 al 24 marzo 2018, in preparazione alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. «Con tale cammino – ha affermato – la Chiesa vuole mettersi in ascolto della voce, della sensibilità, della fede e anche dei dubbi e delle critiche dei giovani – dobbiamo ascoltare i giovani –. Per questo, le conclusioni della Riunione di marzo saranno trasmesse ai Padri sinodali»[1].
Anche incontrando i giovani del Cile al Santuario Nazionale di Maipú, il Santo Padre ha recentemente ribadito che quello del prossimo marzo vuole essere un «incontro in cui voi [giovani] sarete protagonisti: giovani di tutto il mondo, giovani cattolici e giovani non cattolici; giovani cristiani e di altre religioni; e giovani che non sanno se credono o non credono: tutti. Per ascoltarli, per ascoltarci, direttamente, perché è importante che voi parliate, che non vi lasciate mettere a tacere»[2].
Gli obiettivi della Riunione pre-sinodale
In queste parole sono riassunti gli obiettivi principali della Riunione pre-sinodale:
1. Si tratta un evento in cui i giovani saranno gli attori e i protagonisti. Non si parlerà soltanto “di” loro, ma saranno loro stessi a raccontarsi: con il loro linguaggio, il loro entusiasmo e la loro sensibilità. Il prossimo Sinodo dei Vescovi vuole essere, infatti, non solo un Sinodo “sui” giovani e “per” i giovani, ma anche un Sinodo “dei” giovani e “con” i giovani.
2. Una parola-chiave, più volte ripetuta dal Papa, è “ascolto”. In questa Riunione pre-sinodale ascolteremo i giovani “dal vivo”, “in diretta”, per cercare di comprendere meglio la loro situazione: cosa pensano di se stessi e degli adulti, come vivono la fede e quali difficoltà incontrano a essere cristiani, come progettano la loro vita e quali problemi riscontrano nel discernimento della loro vocazione, come vedono la Chiesa oggi e come invece la vorrebbero, ecc.
3. Tra i giovani da ascoltare ci saranno in particolare quelli che provengono da situazioni di disagio e dalle “periferie esistenziali”, giovani che spesso non hanno la possibilità di farsi sentire per far conoscere la loro situazione e le loro attese. Ci saranno poi giovani non cattolici, non cristiani e non credenti, perché l’ascolto dei giovani si realizzi il più possibile “a 360 gradi”.
4. La Riunione pre-sinodale sarà l’occasione per metterci al passo dei giovani: tenendo bene a mente che il Sinodo è per definizione un “cammino fatto insieme”, vogliamo mostrare cosa significa concretamente camminare insieme ai giovani, a tutti i giovani nessuno escluso.
5. Camminare con i giovani significa anche individuare specifici cammini pastorali, che consentano alle Comunità cristiane di consolidare i loro progetti di pastorale giovanile, adeguandoli alle esigenze dei giovani di oggi.
6. Alla Riunione pre-sinodale, insieme ai giovani, parteciperanno alcuni genitori, educatori, sacerdoti, operatori pastorali ed esperti del mondo giovanile, per ascoltare anche chi vive accanto ai giovani e possiede gli “strumenti” per leggere dal di dentro e in profondità la loro situazione.
7. In questo modo si vuole anche proporre un metodo di scambio e di collaborazione intergenerazionale, favorendo il dialogo tra giovani e adulti, che spesso nella realtà quotidiana faticano a comunicare tra loro.
8. La Riunione pre-sinodale intende suscitare dinamiche di partecipazione fondate sull’incontro fra culture, condizioni di vita, fedi e discipline, elaborando un modello da poter riproporre nelle diverse realtà ecclesiali.
9. Ci interrogheremo su come aiutare i giovani a cercare e a trovare il senso della loro vita, alla luce della specifica prospettiva vocazionale che Papa Francesco ha voluto imprimere al cammino sinodale.
10. Infine, la Riunione pre-sinodale giungerà a elaborare un documento condiviso, che sarà consegnato al Papa domenica 25 marzo e confluirà, insieme agli altri contributi pervenuti, nell’Instrumentum laboris, il documento su cui si confronteranno i Padri sinodali nel prossimo ottobre.
La Riunione pre-sinodale come tappa del cammino verso il Sinodo
La Riunione pre-sinodale è un appuntamento che si colloca nel solco della tradizione del Sinodo, dal momento che già in passato sono stati organizzati Incontri pre-sinodali, come quello in preparazione alla VII Assemblea Generale Ordinaria del 1987, sulla vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo, e il Simposio in vista della I Assemblea Speciale per l’Europa del 1991.
Non si tratta di un evento isolato, ma di una tappa del cammino di preparazione al Sinodo del prossimo ottobre: un cammino avviato, dopo l’indizione della XV Assemblea Generale Ordinaria il 6 ottobre 2016, con la pubblicazione del Documento Preparatorio e del relativo Questionario il 13 gennaio 2017.
In questo periodo, moltissime realtà ecclesiali – Conferenze Episcopali, Diocesi, Associazioni e Movimenti – si sono attivate con iniziative di vario tipo, che hanno in qualche modo anticipato a livello locale ciò che sarà la Riunione pre-sinodale. Senza pretesa di completezza, desidero menzionare il Simposio promosso dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa a Barcellona nel marzo 2017; il Colloquio internazionale sui giovani africani svoltosi a Dakar il mese scorso, con la partecipazione di cattolici e musulmani che hanno espresso la comune convinzione che il senso della vita si trova in Dio; eventi ai quali si aggiungerà nel prossimo agosto l’incontro dei giovani italiani con Papa Francesco. Ancora, si possono segnalare i raduni ecumenici dei giovani a Taizé, le veglie di preghiera per i giovani promosse dalla Comunità Shalom nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore, i “mini-Sinodi” settimanali organizzati a Lourdes per i giovani che si recano in pellegrinaggio al Santuario mariano.
Le risposte al Questionario contenuto nel Documento Preparatorio hanno impegnato nel corso dell’ultimo anno tutte le Chiese particolari e numerose realtà ecclesiali (come Scuole e Università, Associazioni e Movimenti laicali): tutti questi contributi, raccolti e sintetizzati a cura delle Conferenze Episcopali e dei Sinodi delle Chiese Orientali, sono arrivati e ancora stanno arrivando a Roma, sommandosi alle risposte dei Dicasteri vaticani e alle osservazioni liberamente pervenute da gruppi e singoli, in gran parte giovani.
Per facilitare la partecipazione dei giovani, anche di quelli distanti dai nostri consueti “circuiti” ecclesiali, è stato aperto l’anno scorso un sito internet dedicato al Sinodo 2018, contenente un apposito Questionario per i giovani che è rimasto online per oltre sei mesi. Desidero offrire al riguardo alcuni dati. I partecipanti al Questionario sono stati circa 221.000. Di questi, 100.500 sono coloro che hanno risposto a tutte le domande: 58.000 ragazze e 42.500 ragazzi. Quasi 51.000 partecipanti, che corrispondono al 50,6% dei Questionari completati, sono ragazzi compresi fra i 16 e i 19 anni, a dimostrazione che proprio i più giovani si sono dimostrati maggiormente sensibili all’iniziativa. Il continente più rappresentato è l’Europa, con il 56,4%, seguono l’America Centro-Meridionale con il 19,8% e l’Africa con il 18,1%. Tra i partecipanti che hanno completato il Questionario, il 73,9% si dichiarano cattolici che considerano importante la religione, mentre i restanti sono cattolici che non considerano importante la religione (8,8%), non cattolici che considerano importante la religione (6,1%) e non cattolici che non considerano importante la religione (11,1%).
Altro appuntamento del cammino in preparazione al Sinodo è stato il Seminario Internazionale sulla condizione giovanile, celebrato nel mese di settembre e del quale sono in corso di stampa gli Atti. Il senso di questo evento è stato quello di offrire al cammino di preparazione del Sinodo un adeguato supporto scientifico. Sociologi, psicologi, filosofi, teologi, infatti, hanno molto da dirci sulla realtà giovanile, aiutandoci a liberare il “discorso sui giovani” da approssimazioni, stereotipi e pregiudizi che spesso non aiutano gli adulti a conoscere i giovani né questi ultimi a comprendere se stessi. Si deve poi sottolineare che già in occasione del Seminario sono stati invitati a Roma alcuni giovani di diverse regioni del pianeta ed esperienze di vita. Il loro apporto è stato entusiastico, generoso e competente, offrendoci “in scala ridotta” un assaggio dell’evento del prossimo mese.
La partecipazione online e la Messa della Domenica delle Palme
I giovani di oggi usano il web e in particolare i social networks come naturale “areopago” per incontrarsi, comunicare ed esprimere le loro opinioni. Da qui è nata l’idea di estendere virtualmente la partecipazione alla Riunione pre-sinodale attraverso i social: in tal modo, i giovani di ogni parte della terra potranno non solo seguire a distanza i lavori in tempo reale, ma interagire con i loro coetanei presenti a Roma e inviare i loro contributi, che confluiranno nella sintesi finale. Insomma, anche attraverso le nuove tecnologie della comunicazione, la Riunione pre-sinodale vuole ampliare il più possibile la “platea” dei giovani coinvolti, perché nessuno debba sentirsi escluso.
La data della Riunione pre-sinodale è stata scelta per consentire a tutti i giovani invitati a Roma di partecipare, a conclusione dei lavori, alla celebrazione dell’Eucaristia della Domenica delle Palme in Piazza San Pietro in occasione della XXXIII Giornata Mondiale della Gioventù sul tema «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio» (Lc 1,30). Come ho anticipato, proprio in quella circostanza il frutto dei lavori della Riunione, sintetizzato in un documento, verrà consegnato al Santo Padre.
[1] Francesco, Catechesi in occasione dell’Udienza generale, 4 ottobre 2017.
[2] Id., Discorso in occasione dell’Incontro con i giovani nel Santuario Nazionale di Maipú (Cile), 17 gennaio 2018.