Intervento di Filippo Passantino. Conferenza Stampa di presentazione della Riunione pre-sinodale
Conferenza Stampa
di presentazione della Riunione pre-sinodale (19-24 marzo 2018)
Venerdì 16 febbraio 2018
Intervento di Filippo Passantino
Perché la Chiesa possa parlare il linguaggio dei giovani, come più volte auspicato, la Segreteria del Sinodo ha coinvolto un gruppo di giovani, di cui faccio parte, che frequentano parrocchie romane o movimenti ecclesiali per sviluppare il processo di consultazione attraverso i social network.
Sotto la voce Synod2018 è nata una pagina Facebook, un account Twitter e uno Instagram. Sono tutti canali multilingue. Con i nostri consigli e le nostre intuizioni abbiamo offerto uno sguardo giovane per parlare ad altri giovani.
L’obiettivo della presenza in rete è quello di creare un’interazione con i nostri coetanei di tutto il mondo e agevolare la loro partecipazione. Abbiamo proposto loro già da qualche mese di condividere e “postare” sui social media anche selfie e video. Abbiamo pensato che per aprire a tutti le porte del Sinodo sarebbe stato importante trasformare i canali social in un forum aperto a tutti.
Così abbiamo suggerito di rilanciare storie e problemi che viviamo quotidianamente. Ci è sembrata significativa la vicenda di Alessio, che racconta con un autoscatto davanti a un aereo la difficoltà dei ragazzi che sono costretti a lasciare la loro terra perché non c’è lavoro.
Sono numerosi i messaggi che abbiamo ricevuto. Da tutto il mondo. Dall’Australia Angela, ad esempio, ha raccontato come si sta preparando alla riunione pre-sinodale alla quale parteciperà. Sui social sono state pubblicate anche foto e video delle nostre riunioni. Vogliamo testimoniare la nostra volontà di coinvolgere il maggior numero di ragazzi possibile sui sentieri digitali, perché attraverso questi canali possa giungere, durante la riunione pre-sinodale, anche la loro esperienza concreta.
Vogliamo farlo attraverso l’hashtag #Synod2018 che raggrupperà i tanti messaggi provenienti da tutto il mondo. E a tutto il mondo abbiamo voluto lanciare una domanda ogni mese per ascoltare le voci e le preoccupazioni dei nostri coetanei. La domanda di questo mese è: “Cosa potrebbe fare la politica e la società per i giovani?”. Ce lo chiediamo un po’ tutti, mentre le nostre risposte variano in base alle nostre aspettative. Ma crediamo che qualcosa vada fatta per evitare storie come quella di Alessio.
Abbiamo proposto di creare anche un altro canale di comunicazione, quello di WhatsApp, dedicando un numero di cellulare ai messaggi. Insomma, abbiamo provato ad aprire diverse porte perché nell’aula della riunione pre-sinodale possano entrare molte più delle 300 persone invitate. Il nostro auspicio è che ciò si possa davvero realizzare.
Personalmente dal prossimo Sinodo mi aspetto parole preziose e di incoraggiamento su come i giovani possano essere felici oggi, in un mondo esigente e competitivo che sembra non lasciare spazio a dimensioni umane e a rapporti autentici. Io e tanti altri miei coetanei siamo convinti di potere contribuire con il nostro impegno e le nostre competenze a gettare semi di speranza nel mondo di oggi. Il Sinodo può essere un’occasione preziosa per invitare chi ha responsabilità di qualsiasi genere a non chiudere a noi giovani nessuna porta.