XV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI (3-28 ottobre)

I giovani, la fede e il discernimento vocazionale

Presentazione dell'Instrumentum Laboris per il Sinodo sui giovani. Intervento di Mons. Fabene, Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi

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monsenor Fabene - Instrumentum Laboris

Intervento alla Conferenza Stampa di Presentazione de:

INSTRUMENTUM LABORIS

del Sinodo:

I giovani, la fede e il discernimento vocazionale

 

S. E. Mons. Fabio Fabene

Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi

        

       L’Instrumentum Laboris è il momento di convergenza dell’ascolto di tutte le componenti della Chiesa ed anche di diverse voci che non appartengono ad essa. Il documento, infatti, è il frutto di un ampio lavoro di consultazione promosso dalla Segreteria Generale del Sinodo a partire dalla presentazione del Documento Preparatorio, avvenuta il 13 gennaio dell’anno scorso.

         Come è stata prassi abituale per tutti i precedenti Sinodi, secondo le normative sinodali, sono stati consultati i Sinodi delle Chiese Orientali Cattoliche, le Conferenze Episcopali, i dicasteri della Curia Romana e l’Unione dei Superiori Generali. Tutti questi organismi sono stati invitati a rispondere al Questionario che era parte integrante del Documento Preparatorio, esprimendo la loro comprensione del mondo giovanile, comunicando la loro esperienza di accompagnamento vocazionale e condividendo alcune ‘buone pratiche’. Tenendo presente le diverse situazioni in cui i giovani si trovano a vivere, tre domande del suddetto Questionario erano su base continentale.

         Per questo Sinodo la consultazione è stata però allargata, aggiungendo a  questa modalità, che definirei ‘classica’, altre iniziative che hanno avuto lo scopo di coinvolgere maggiormente tutto il popolo di Dio, ed in particolare i giovani, nell’approfondimento della tematica sinodale.

         La prima iniziativa è stata il Seminario Internazionale sulla condizione giovanile tenutosi nel settembre del 2017. Vi hanno partecipato una cinquantina di Esperti e una ventina di giovani provenienti dai cinque Continenti. Le tematiche affrontate riguardavano i giovani in relazione alla loro ricerca di identità, al rapporto con gli altri, al mondo dello studio, del lavoro, della politica, del volontariato, della tecnologia e della religione.

        La seconda è stata il questionario online, attivo in rete dal 14 giugno al 31 dicembre 2017.  Esso conteneva domande di tipo diverso rispetto a quelle indirizzate alle Conferenze Episcopali e agli altri organismi precedentemente menzionati. Si rivolgeva, infatti, esplicitamente ai giovani, affinché facessero conoscere le loro situazioni concrete di vita ed esprimessero la loro opinione su alcune tematiche importanti riguardanti la Chiesa e la società.

        La terza è stata la Riunione presinodale, tenutasi dal 19 al 24 marzo di quest’anno, alla quale hanno partecipato 300 giovani fisicamente presenti a Roma e circa 15.000 collegati online attraverso la creazione di pagine Facebook nelle 6 principali lingue. Il Documento finale di questa riunione è il frutto di intense giornate di lavoro ed esprime la voce diretta dei giovani. Essi provenivano da ambiti e situazioni diverse ed hanno collaborato felicemente, trovando un’intesa sul testo che è stato consegnato al Santo Padre la scorsa Domenica delle Palme.     

         Infine, sono state presi in considerazione anche i contributi che un gran numero di giovani, gruppi e movimenti dei cinque Continenti hanno inviato alla Segreteria del Sinodo.

        Sono cinque, quindi, le fonti di cui si avvale l’Instrumentum Laboris. La voce diretta dei giovani è quella più presente. Sono oltre cento i riferimenti alle tre fonti in cui i giovani si sono espressi direttamente: molte volte si tratta di citazioni piuttosto lunghe. Tutto il quinto capitolo della prima parte è dedicato a dare loro spazio e voce. In questo documento, allora, non si parla semplicemente dei giovani, ma si lascia loro la parola. Dall’insieme del lavoro di ascolto – e soprattutto lo svolgimento della Riunione presinodale lo ha mostrato – si può dire certamente che i giovani si sono mostrati aperti al dialogo intergenerazionale, collaborativi e propositivi, riflessivi e disponibili. Questo dialogo con i giovani proseguirà, in qualche modo, anche durante il Sinodo.

        Considerando che l’utilizzo dei social media durante la Riunione presinodale si è rivelato un’esperienza positiva, durante l’Assemblea Generale di ottobre è previsto uno spazio di comunicazione indirizzato direttamente ai giovani. Verranno utilizzati i social media (in particolare Facebook, Instagram e Twitter), con le tempistiche ed i linguaggi propri delle reti sociali. Si avrà così la possibilità di un’interazione giornaliera, anche attraverso immagini e video.

        Naturalmente tra gli Uditori, oltre agli educatori dei vari campi, ci sarà un numero considerevole di giovani, anche con particolari esperienze che faranno riflettere sulle difficili situazioni di vita di tanti giovani. Non mancheranno, come in tutti i Sinodi, i Delegati Fraterni di diverse confessioni cristiane e Invitati Speciali di altre religioni.

        In questo modo, la XV Assemblea Generale Ordinaria sarà espressione del sentire, dei desideri e delle aspettative di tutti i giovani del mondo, come auspicato dal Santo Padre fin dall’inizio del percorso sinodale.