Saluto del Cardinale Baldisseri al Papa Francesco in occasione della Riunione pre-sinodale
Saluto del Cardinale Lorenzo Baldisseri
al Santo Padre Francesco
in occasione della Riunione pre-sinodale
Lunedì 19 marzo 2018
Santità,
ad accorglierLa in quest’aula è l’entusiasmo incontenibile di oltre trecento giovani, arrivati a Roma da tutti i continenti. Più che le parole, contano i loro sorrisi, i loro canti e i loro applausi.
Ciascuno, nel modo che più gli è congeniale, Le dice oggi il suo grazie. Grazie, perché ha voluto dedicare la prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi a «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale», mettendo i giovani e il loro progetto di vita al centro del cammino pastorale della Chiesa in tutto il mondo.
Grazie, perché ha voluto che il Sinodo “sui” giovani fosse anche in certo modo un Sinodo “per” i giovani, “con” i giovani e “dei” giovani, in cui tutti i ragazzi e le ragazze possano sentirsi protagonisti ed esprimere ciò che portano nel cuore, nella consapevolezza che – come Ella ha affermato nella bellissima Veglia di preghiera per la GMG dello scorso anno – «ogni giovane ha qualcosa da dire agli altri, ha qualcosa da dire agli adulti, ha qualcosa da dire ai preti, alle suore, ai vescovi e al Papa».
Grazie, infine, perché ha voluto convocare questa Riunione pre-sinodale come ulteriore tappa del cammino di preparazione al Sinodo, una tappa che permetterà concretamente a tanti giovani – a quelli presenti fisicamente qui a Roma, ma anche a quelli collegati attraverso le reti di comunicazione sociale – di dialogare, di confrontarsi apertamente e di giungere a elaborare un Documento condiviso in vista dell’Assemblea sinodale di ottobre.
Insieme al grazie, Santità, Le formuliamo anche i nostri più sinceri auguri, dal momento che oggi, solennità di San Giuseppe, ricorre il quinto anniversario dell’inizio del suo ministero petrino: un anniversario che ci fa il grande dono di celebrare insieme a noi. In questi cinque anni ci ha mostrato in moltissime occasioni che i giovani Le stanno a cuore: li ha incontrati a Roma e nei Paesi che ha visitato durante i suoi Viaggi apostolici, li ha esortati a non tagliare le radici con la storia che li precede, li ha invitati a dare il loro contributo al rinnovamento della Chiesa, li ha abbracciati e consolati negli ospedali, nelle carceri, nei campi profughi e in tutti quei luoghi in cui i giovani devono spesso diventare adulti troppo in fretta.
I ragazzi qui presenti ci offrono, per quanto possibile, uno spaccato dei giovani di tutto il mondo. Per una parte si tratta di giovani scelti dalle Conferenze Episcopali e dei Sinodi delle Chiese cattoliche orientali, per un’altra parte si tratta di ragazzi provenienti dai Seminari e dalle Case di formazione alla vita religiosa; come pure di membri di Associazioni, Movimenti e nuove Comunità ecclesiali; dei rappresentanti delle Scuole e delle Università cattoliche. Sono stati invitati poi giovani provenienti dal mondo dell’arte (musica, danza, letteratura, teatro), da quello professionale (giornalismo, ricerca, informatica), dalla politica, l’economia, il servizio militare, lo sport, dal mondo della solidarietà (il volontariato, la disabilità, la tratta di persone, la povertà, ecc.). Si aggiungono infine giovani rappresentanti delle altre Confessioni cristiane, di altre Religioni e non credenti.
Durante questa Settimana, inoltre, saranno presenti insieme ai giovani alcuni Esperti della realtà giovanile, alcuni Facilitatori, che modereranno il lavoro all’interno dei Gruppi linguistici, e alcuni incaricati del Web, che coordineranno la partecipazione a distanza dei giovani iscritti attraverso i social networks. A quest’ultimo riguardo, è certo un “segno dei tempi” che i giovani di tutto il mondo possano, attraverso il Web, partecipare a quest’evento inviando i loro contributi e così facendo sentire anche la loro voce.
Lo scopo di questa Riunione pre-sinodale l’ha indicato Lei stesso, Santo Padre, nel momento di annunciarne la convocazione: «Con tale cammino – ha affermato al termine dell’Udienza Generale del 4 ottobre 2017 – la Chiesa vuole mettersi in ascolto della voce, della sensibilità, della fede e anche dei dubbi e delle critiche dei giovani – dobbiamo ascoltare i giovani –. Per questo, le conclusioni della Riunione di marzo saranno trasmesse ai Padri sinodali». La parola-chiave del cammino sinodale è dunque la parola “ascolto”. I giovani sono contemporaneamente oggetto e soggetto del cammino sinodale, chiamati a mettersi in ascolto dei loro Pastori, ma chiamati anche a parlare ai loro Pastori, ad aprire ad essi il loro cuore, in una circolarità virtuosa che è l’essenza stessa della sinodalità ecclesiale.
Per questo, domenica prossima, al termine dell’Eucaristia che apre i riti della Settimana Santa e celebra la XXXIII Giornata Mondiale della Gioventù, avremo la gioia e l’onore di consegnare nelle Sue mani il Documento scaturito dalla Riunione pre-sinodale, al quale i giovani affideranno i desideri e le speranze dei loro coetanei in tutto il mondo in vista del Sinodo di ottobre. Grazie!