La speranza in America Latina ha un volto giovane
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Si parla spesso dei giovani – si declamano statistiche sul continente del futuro –; alcuni riportano notizie sulla loro presunta decadenza e su quanto siano assopiti, altri approfittano del loro potenziale come consumatori, non pochi propongono loro il ruolo di manovalanza dello spaccio della droga e della violenza. Non lasciatevi catturare da simili caricature sui giovani. Guardateli negli occhi e cercate in loro il coraggio della speranza. Non è vero che sono pronti a ripetere il passato. Aprite loro spazi concreti nelle Chiese particolari a voi affidate, investite tempo e risorse nella loro formazione. Proponete programmi educativi incisivi e obiettivi da realizzare, chiedendo loro, come i genitori chiedono ai figli, di mettere in atto le loro potenzialità ed educando il loro cuore alla gioia della profondità, non della superficialità. Non accontentatevi della retorica o di scelte scritte nei piani pastorali e mai messe in pratica.
Ho pensato a Panamá, l’istmo di questo continente, per la giornata Mondiale della Gioventù del ‘19, che sarà celebrata seguendo l’esempio della Vergine che proclama: «Ecco la serva» e «avvenga per me» (Lc 1,38). Sono sicuro che in ogni giovane si nasconde un “istmo”, nel cuore di tutti i nostri ragazzi c’è un pezzo di terreno stretto e allungato che si può percorrere per condurli verso un futuro che solo Dio conosce e a Lui appartiene. Tocca a noi presentare loro grandi proposte per suscitare in essi il coraggio di rischiare insieme a Dio e di rendersi, come la Vergine, disponibili.
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INCONTRO CON IL COMITATO DIRETTIVO DEL CELAM
Nunziatura Apostolica (Bogotá)
Giovedì, 7 settembre 2017