E questa è la ricetta rivoluzionaria di oggi
(Frammento)
Tra quanti hanno più bisogno di sperimentare questo amore di Gesù, ci sono i giovani. Grazie a Dio, i giovani sono parte viva della Chiesa – la prossima Assemblea del Sinodo dei Vescovi li coinvolge direttamente – e possono comunicare ai coetanei la loro testimonianza: giovani apostoli dei giovani, come scrisse il beato Paolo VI nell’Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi (cfr n. 72). La Chiesa conta molto su di loro ed è consapevole delle loro grandi risorse, della loro attitudine al bene, al bello, alla libertà autentica e alla giustizia. Hanno bisogno di essere aiutati a scoprire i doni di cui il Signore li ha dotati, incoraggiati a non temere dinanzi alle grandi sfide del momento presente. Per questo incoraggio a incontrarli, ad ascoltarli, a camminare con loro, perché possano incontrare Cristo e il suo liberante messaggio di amore. Nel Vangelo e nella coerente testimonianza della Chiesa i giovani possono trovare quella prospettiva di vita che li aiuti a superare i condizionamenti di una cultura soggettivistica che esalta l’io fino a idolatrarlo – quelle persone si dovrebbero chiamare “io, me, con me, per me e sempre con me” – e li apra invece a propositi e progetti di solidarietà.
E per spingere i giovani, c’è bisogno oggi di ripristinare il dialogo tra i giovani e gli anziani, i giovani e i nonni. Si capisce che gli anziani vanno in pensione, ma la loro vocazione non va in pensione, e loro devono dare a tutti noi, specialmente ai giovani, la saggezza della vita. Dobbiamo imparare a far sì che i giovani colloquino con gli anziani, che vadano da loro. Il profeta Gioele ha una bella frase nel capitolo III, versetto 1: “I vecchi sogneranno e i giovani profetizzeranno”. E questa è la ricetta rivoluzionaria di oggi. Che i vecchi non entrino in quell’atteggiamento che dice: “Ma, sono cose passate, tutto è arrugginito…”, no, sogna! Sogna! E il sogno del vecchio farà che il giovane vada avanti, che si entusiasmi, che sia profeta. Ma sarà proprio il giovane a far sognare il vecchio e poi a prendere questi sogni. Mi raccomando, voi, nelle vostre comunità, nelle vostre parrocchie, nei vostri gruppi, fate in modo che ci sia questo dialogo. Questo dialogo farà miracoli.