L'Amazzonia in Brasile
L'attuale area dell'Amazzonia legale brasiliana corrisponde alla totalità degli stati di Acre, Amapá, Amazonas, Pará, Rondônia, Roraima e Tocantins e parte degli stati di Mato Grosso, Maranhão e Goiás, che costituiscono un'area equivalente a circa il 59% del territorio brasiliano. In questa regione, pari a 9 volte il territorio francese, vivono circa 23 milioni di persone, ovvero il 12,32% del totale degli abitanti del Brasile.
L'Amazzonia legale ospita il 55,9% della popolazione indigena del Brasile e una recente ricerca dell'Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE) ha quantificato in 305 i gruppi etnici indigeni e diversi popoli che vivono isolati e senza contatto con la società civilizzata.
Essendo una delle ultime grandi riserve di legno tropicale del pianeta, la regione amazzonica subisce un processo accelerato di depauperamento a causa dello sfruttamento predatorio e illegale delle risorse. Altri problemi sono l'espansione agricola, i progetti di sviluppo come le grandi dighe idroelettriche, le ferrovie, l'estrazione, spesso illegale, di minerali e di oro.
Gli interessi politici ed economici sono causa di conflitti che continuano a moltiplicarsi: uccisioni, abusi e violenze affliggono quotidianamente molte comunità dell'Amazzonia brasiliana.
Le giurisdizioni ecclesiastiche presenti sul territorio sono 56: 9 prelature e 47 diocesi.
Storia della Chiesa cattolica in Brasile
L'evangelizzazione dell'Amazzonia inizia con l'arrivo dei primi missionari nel 1617 con i Francescani della Provincia di Sant'Antonio. Nel 1626 arrivano i Carmelitani, nel 1639 i Mercedari spagnoli, i Gesuiti nel 1652, i Francescani della Provincia di Piedade nel 1693 e i Francescani della Provincia di Conceição nel 1706. Centinaia di missionari piantano la croce di Cristo in tutta l’area, dal delta del Rio delle Amazzoni all'Alto Solimões e all'Alto Rio Negro, una distanza equivalente a 3000 km verso ovest.
L'opera dei religiosi è significativa per la formazione dei primi centri abitati dell'Amazzonia in quanto stabilisce un modello urbano che si consolida in tutto l'interno amazzonico.
L’influenza della "romanizzazione" è un'altra fase fondamentale che segna la storia della Chiesa nella regione. Dal 1840, su richiesta del governo, la Santa Sede inizia a inviare missionari alle missioni indigene del Nord, Nord-Est e Centro-Ovest brasiliani.
La nomina di vescovi autoctoni caratterizza questa nuova fase, in cui la Chiesa locale inizia a organizzarsi sulla base degli orientamenti di Roma.
Nel 1843 arrivano i frati Cappuccini, mentre i Francescani ritornano nel 1870. Seguono gli Spiritani (1885), i Domenicani (1897), gli Agostiniani Recolletti, i Barnabiti, i Maristi, i Benedettini, i Salesiani, i Gesuiti, i Serviti, i Missionari del Preziosissimo Sangue.
Un fatto significativo di questa fase è la presenza nella regione di Congregazioni religiose femminili che iniziano a lavorare a fianco delle Congregazioni maschili o autonomamente in ospedali, lebbrosari, scuole, orfanotrofi, missioni indigene: Dorotee, Figlie di Sant'Anna, Cappuccine, Domenicane, Suore di Santa Caterina, Figlie di Maria Ausiliatrice. L'esempio più importante di questa nuova fase sono le FONDAZIONI AMAZZONICHE, congregazioni religiose create nella regione per venire incontro alle richieste e agli appelli provenienti da tutti gli angoli della regione. Nel 1903 nasce la Terza Regolare Cappuccina; nel 1910, le Missionarie dell'Immacolata Concezione, nel 1916, le Figlie del Cuore Immacolato di Maria, nel 1954, le Missionarie di Santa Terezinha, Legionarie Regina dei Cuori, Missionarie del Cuore Eucaristico.
I religiosi e le religiose costituiscono un nuovo scenario ecclesiologico nella regione svolgendo un ruolo determinante e attivo, in cui la mistica del servizio e dell'abbandono porta molti di loro a dedicarvisi completamente fino a donare la loro stessa vita.
Una chiesa dal volto amazzonico
La Chiesa in Amazzonia continua tutt’ora a dare segni di vitalità e profonda comunione con le masse escluse dai grandi piani economici della regione.
Nel 2003 è stata creata la Commissione Episcopale per l'Amazzonia e nel 2014 la REPAM (REDE ECLESIAL PAN-AMAZÔNICA), con l'obiettivo di gettare le basi di una rete in tutta la regione attraverso il dialogo, l'articolazione e la costruzione del consenso sulla missione ecclesiale in Amazzonia.
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Testo di Monsignor Raimundo Possidonio Carrera da Mata - Master in Storia Ecclesiastica
Foto: REPAM
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