L'Amazzonia in Guyana francese
Guyana francese
La storia del cattolicesimo nella Guyana francese ha inizio con le prime opere missionarie portoghesi in seguito alla stipula del trattato di Tordesillas del 1494, con il quale la Spagna cede al Portogallo il possesso di queste terre. Tuttavia i primi tentativi di conversione degli indigeni non ottengono risultati significativi, almeno fino al XVII secolo.
Il cattolicesimo si impone in quest'area solo nel 1636 e poco dopo ne diventa religione dominante. Si intraprendo grandi sforzi per convertire la popolazione indigena e, al contempo, la maggior parte degli immigrati che giunge nelle nuove terre è di origine cattolica. Insieme ai coloni della Compagnia delle Indie Orientali ci sono alcuni frati domenicani, ai quali fanno seguito i frati cappuccini.
Nel 1666 la Compagnia fa giungere i gesuiti a Caienna, che operano tra gli schiavi neri e gli amerindi. Tra i gesuiti della missione si distinguono i padri De Creuilly, Lombard, d'Ayma, Fauque, Dausillac e d'Huberland. De Creuilly passa 33 anni nella missione (1685-1718), durante i quali, a bordo di una piccola imbarcazione, viaggia per tutta la costa predicando ai nativi.
Altri gesuiti si stabiliscono tra gli amerindi convertiti e fondano insediamenti sul modello delle famose "riduzioni" della Missione Gesuita del Paraguay. La missione gesuita di Caienna prosegue finché nel 1768 il movimento anti gesuita dell'Europa continentale li espelle da quest'area. I tentativi del clero secolare di dare seguito al lavoro svolto precedentemente dai gesuiti a Caienna vengono fortemente ostacolati dalla rivoluzione francese.
I cattolici della Guyana francese si raggruppano nella diocesi di Caienna, originariamente fondata nel 1651 come prefettura apostolica della Guyana francese-Caienna e dipendente dall'arcidiocesi di Fort-de-France fino al 1731. Il 10 gennaio del 1933 è finalmente promossa a vicariato apostolico da Pio XI e, il 29 febbraio del 1956 ,a diocesi da Papa Pio XII.
A partire dal 1923 e per i successivi 75 anni, i cinque vescovi di questa circoscrizione ecclesiastica sono membri della Congregazione dello Spirito Santo e del Cuore Immacolato di Maria (Congregatio Sancti Spiritu, C.S.Sp). Nel 1900 si registrano approssimativamente 20000 cattolici, 27 chiese o cappelle, 18 stazioni missionarie, 22 sacerdoti e 5 scuole con circa 900 studenti. Tra il 1818 e il 1900 le Sorelle di Saint-Paul de Chartres gestiscono l'ospedale di Caienna, dove eroicamente opera madre Anne-Marie de Javouhey, morta nel 1851.
Nel 1972 la popolazione della regione francese d'oltremare è di 44.392 abitanti, dei quali 42.062 di religione cattolica, distribuiti in 21 parrocchie e 15 quasi-parrocchie, gestite da sette sacerdoti diocesani secolari e 21 sacerdoti regolari (religiosi). Ci sono anche due seminaristi maggiori, 22 religiosi e 94 religiose. Tutti questi ecclesiastici sono impegnati nel mantenimento di 18 istituti di beneficenza e 12 centri di insegnamento.
Attualmente la diocesi di Caienna è suffraganea, legata all'arcidiocesi di Fort-du-France. Purtroppo, le autorità ecclesiali si dimostrano lente nel promuovere la componente indigena, tant'è che nessun nativo viene ordinato sacerdote fino al 1971.
Il vescovo attuale è monsignor Emmanuel Marie Philippe Louis Lafont, nominato nel giugno del 2004.
Il numero dei cattolici ammonta, ad oggi, a circa il 75% della popolazione totale.
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Il testo qui presentato ha finalità strettamente informative.